Fondata nel 1950, la Società Speleologica Italiana (SSI) membro dell'U.I.S. e della F.S.E., è l'associazione nazionale di riferimento per l'esplorazione e la documentazione del mondo sotterraneo in Italia. Conta 3000 associati individuali, 160 gruppi speleologici in tutta la nazione. Ha ottenuto il riconoscimento di Associazione di Protezione Ambientale dal Ministero dell'Ambiente (art.13 Legge n. 349/1986). Come associazione di protezione ambientale la Società Speleologica Italiana rivolge un costante impegno in favore della salvaguardia del patrimonio carsico-speleologico con programmi di ricerca scientifica e azioni di controllo sulla stato di salute e tutela degli ambienti carsici ed ipogei.
Tramite studi ed analisi di compatibilità nell'ambiente carsico ipogeo ed epigeo, è partner di Enti e Istituzioni che cercano dati, informazioni e metodi per aggiungere conoscenza indispensabile alla razionale gestione delle risorse ambientali e paesaggistiche.
La Società Speleologica Italiana raccomanda a tutti gli esploratori ed ai frequentatori del mondo ipogeo l'adozione di tecniche e procedure atte a minimizzare l'impatto ambientale dell'esplorazione o della semplice visita, come ad esempio il protocollo per contrastare la diffusione della White Nose Syndrome, applicabile alla normale attività speleologica.
È indispensabile che ogni sistema sotterraneo venga tenuto in considerazione dagli speleologi per la sua biodiversità. Questo è l'unico modo per sviluppare strategie site specifiche per la conservazione di specie endemiche e gravemente minacciate.
DIRETTIVE DI PROTEZIONE DI GROTTE ED ANIMALI DI GROTTA
Una via per proteggere le grotte e la vita ad esse relazionata, richiede che gli habitat sotterranei siano inclusi nelle leggi di conservazione ambientale della Comunità Europea. Sostenere la protezione di questi biotopi spesso si basa fondamentalmente sulla presenza di pipistrelli, poiché questi utilizzano cavità per ibernazione e sono protetti conformemente alla direttiva 92/43 / CEE del 21 maggio 1992 sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e della flora selvatiche (Direttiva Habitat), in questa direttiva anche geotritoni e proteo sono protetti e se le grotte sono identificate come HABITAT di Interesse Comunitario (Si escludono le grotte turistiche) e la specie che vivono nelle grotte sono salvaguardate in base alla presenza o meno negli allegati della direttiva come specie di interesse comunitario, la grotta e la sua fauna vengono considerati ecosistemi protetti.
La SSI sostiene queste iniziative di protezione con la strutturazione di catasti regionali che riportano tale stati di protezione e sono fondamentale strumento per la gestione del territorio da parte delle autorità competenti.
Fra le attività della SSI in corso ,per intervenire in modo efficace e complessivo sulle situazioni che mettono a rischio l’ambiente sotterraneo, è inoltre attivo un Censimento delle cavità a rischio ambientale (CRA) , nato nel 1995 ad oggi sul sito della SSI con l iniziativa Puliamo il Buio: http://www.puliamoilbuio.it/cavita-con-rischi-ambientali/.
SSI é anche attiva nella Commissione Europea per la Protezione delle Grotte ECPC della Federazione Europea di Speleologia FSE e ha spinto per la creazione del progetto cleanupthedark.org